Ricerca proprietaria
Un articolo di Antonio J. Russo e Daniele Micci, con i contributi di Vincenzo Zini, Paolo Didonè e Claudia Galingani Mongini
In un'intervista rilasciata al quotidiano “L'Adige” di Trento, pubblicata sabato 26 Maggio 2007, il professor Priami afferma: “Quanto alla questione delle tecnologie, mi permetto di ricordare che noi facciamo ricerca, non sviluppiamo prodotti commerciali. [...] A Povo non ci sono certo brevetti Microsoft, noi non ci occupiamo di commercializzazione”(24).
L'Associazione per il Software Libero non ha mai sostenuto che il Centro Microsoft di Trento sviluppasse politiche commerciali, ma che la ricerca effettuata presso il Centro di Trento andasse a vantaggio di Microsoft Corporation.
Microsoft Research è una società del gruppo Microsoft Corporation che si occupa di ricerca in ambito informatico. Nel 1997 viene creata la sede di Cambridge, Microsoft Research Limited. All'interno di questo Centro vengono sviluppate diverse linee di ricerca: dalla sicurezza informatica ai sistemi operativi e dai sistemi integrati ai sistemi socio digitali.
La ricerca scientifica realizzata presso il laboratorio di Cambridge ha trovato ambito di applicazione in numerosi prodotti software, commercializzati da Microsoft Corporation sotto i termini di una licenza proprietaria.
Attualmente Microsoft Corporation è impegnata nel programma “Microsoft European Science Initiative” che ha l'obiettivo di sviluppare nuovi campi di interazione fra l'informatica e le altre scienze, in particolare la biologia. Il Centro di Ricerca di Trento si inserisce, dunque, in questo contesto.
L'Assessore Gianluca Salvatori, interrogato riguardo la proprietà intellettuale dei risultati delle ricerche condotte a Povo è molto chiaro e preciso: “I risultati delle ricerche condotte presso il Centro (compresi eventuali brevetti) saranno di proprietà del Centro stesso e saranno messi a disposizione della comunità scientifica internazionale senza scopi commerciali attraverso la pubblicazione di technical reports e la partecipazione dei ricercatori ai convegni scientifici inerenti i temi delle ricerche”(25).
Quanto affermato da Salvatori fornisce interessanti spunti di riflessione:
Resta da porsi la seguente domanda: chi ha il diritto di utilizzare a scopi commerciali i risultati delle ricerche condotte?
- Non viene esclusa la possibilità di registrare brevetti sui risultati delle ricerche condotte.
- I risultati delle ricerche sono proprietà del Centro, ovvero per un 50% dell'Università degli Studi di Trento e per il restante 50% di Microsoft Research Limited.
- I risultati saranno messi a disposizione della comunità scientifica con restrizioni, dal momento che non potranno essere utilizzati per scopi commerciali.
(24) Quotidiano “L'Adige”, edizione di Sabato 26/05/2007, pag. 23
(25) Fonte: documento della Provincia Autonoma di Trento protocollo n° 1259/2006-A025, pag. 5
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