Se i soldi saranno pubblici, che i risultati siano pubblici

  • Posted on: 14 June 2007
  • By: dido

Nonostante il Centro di Ricerca Microsoft di Trento e i "Centri per l'Innovazione" promessi dai ministri Mussi e Nicolais in collaborazione con Microsoft, siano due iniziative diverse e difficilmente confrontabili, l'Associazione per il Software Libero mette in evidenza un fatto politico importante: sono entrambi finanziati con soldi pubblici.

La Regione Piemonte e il Politecnico di Torino sono i primi ad aver realizzato gli intenti del Governo siglando un accordo con Microsoft, ma il Rettore del Politecnico, Prof. Profumo, si è pubblicamente impegnato affermando che

«dato che i soldi saranno pubblici, anche i risultati saranno pubblici»

L'Associazione per il Software Libero accoglie con soddisfazione queste dichiarazioni e si dice pronta ad accettare l'invito che il Rettore ha rinnovato davanti alla stampa.

A Trento invece la situazione è diversa: nonostante i risultati della ricerca siano al 50 % proprietà di Microsoft, i costi del Centro di Ricerca di Trento vengono sostenuti esclusivamente dai cittadini.

L'Associazione per il Software Libero produce e pubblica un rapporto chiarificatore sullo stato di questo progetto, analizzando accuratamente i bilanci e un gran numero di altri documenti pubblici facilmente reperibili su Internet, rilevando che:

  • l'impegno previsto da parte di Microsoft Research Limited non solo è minoritario rispetto a quello pubblico, ma viene erogato sotto forma di “versamenti in conto capitale”, i quali possono ritornare a disposizione della multinazionale allo scioglimento del Consorzio nel 2010;
  • anche se diversi esponenti di Microsoft e del Governo parlano di “evitare la fuga di cervelli” dall'Italia, risulta invece che gli stipendi percepiti dai ricercatori sono poco più di un decimo di quelli dei loro colleghi inglesi;
  • infine - e più grave - i risultati delle ricerche prodotti dal Centro in questione non saranno liberamente disponibili, infatti esiste già il divieto all'uso per fini commerciali (nulla vieta che in futuro i risultati della ricerca vengano brevettati).

Il trasferimento di fondi pubblici alla ricerca privata non solo rappresenta un problema etico di accesso alla conoscenza, ma va a configurare una situazione di vantaggio economico a favore di una singola società privata, la quale detiene già una posizione dominante sul mercato ICT.

Per questi motivi l'Associazione per il Software Libero chiede pubblicamente alla Giunta e al Consiglio della Provincia Autonoma di Trento e al Ministero dell'Università e della Ricerca di:

  1. rendere pubblici tutti i documenti e gli accordi, tutt'oggi segreti, siglati con Microsoft Corporation e le sue controllate;
  2. rivedere le politiche di finanziamenti pubblici destinati al Centro di Ricerca Microsoft di Trento;
  3. esigere dalla società consortile The Microsoft Research - University of Trento Centre for Computational and Systems Biology il rilascio del software prodotto sotto i termini della licenza GPL della Free Software Foundation (o altre compatibili);
  4. esigere dalla società consortile The Microsoft Research - University of Trento Centre for Computational and Systems Biology il rilascio e la pubblicazione a titolo gratuito di tutti i paper scientifici, rapporti tecnici o altri documenti prodotti dai ricercatori del Centro, senza alcun tipo di restrizione.