Stati e posizioni dominanti nel settore informatico
In uno studio inviato a diversi membri del Parlamento Europeo, FFII France e l'Associazione per il Software Libero, mettono in luce le responsabilità delle diverse istituzioni pubbliche nella perpetuazione di posizioni di dominio nei mercati delle tecnologie dell'informazione.
La ricerca di indebiti vantaggi anti-concorrenziali nell'ambito dell'informatica e l'abuso delle posizioni acquisite dai grandi produttori di software proprietario non sono di certo iniziate ieri. Nonostante questo, spesso per ignoranza od incompetenza, i responsabili politici continuano a decidere contro l'interesse della collettività.
È importante documentare questo tipo di comportamenti in maniera approfondita. Questo è il presupposto dal quale è partito Antonio J. Russo, autore dello studio "Le rôle de l'Etat dans la constitution des positions dominantes dans le secteur informatique". Studio che Assoli e FFII France hanno deciso di sostenere e diffondere.
Paolo Didonè, Presidente de l'Associazione per il Software Libero dichiara: "Speriamo di poter sensibilizzare le autorità nazionali ed europee sui pericoli delle scelte politiche realizzate fino ad oggi nel settore IT. Si deve realizzare il prima possibile un cambiamento radicale per attuare il principio della libertà d'iniziativa economica, favorendo l'economia del software libero e ponendo fine agli aiuti statali che favoriscono le posizioni dominanti dei principali produttori di software proprietario."
Il documento tratta diversi argomenti, tra i quali vogliamo sottolineare:
- la strategia fiscale di Microsoft e il suo impatto negativo nella maggioranza dei paesi europei;
- la pratica frequente delle gare d'appalto fuori legge;
- il ruolo dell'Istruzione Pubblica nella costituzione di un'egemonia culturale;
- la diminuzione dei posti di lavoro nelle grandi imprese di software proprietario;
- l'eccessivo profitto che consegue all'imposizione di certi prodotti ai consumatori finali.
"Tra qualche giorno, l'ISO renderà pubblico il suo verdetto riguardo la proposta di normalizzare il formato Microsoft Office Open XML", ricorda Alexandra Combes, Presidentessa di FFII France. "Un'occasione per gli Stati di manifestare in modo chiaro e definitivo la propria opposizione all'imponente attività di lobbying di Redmond"...
Sapranno coglierla?